Ripensava
a tutto questo mentre, seduto di fronte al mare di Capo Mulini, s’interrogava
sul proprio futuro confrontandosi con quello degli altri.
-Penso
che cercherò al più presto di trovare un lavoro -disse Antonio-
-E
l’università? -chiesero gli altri- e la laurea?
-
No, non penso di lasciare. Al contrario, cercherò di sbrigarmi a prendere le
ultime materie. Addirittura, voglio partecipare alla selezione per un corso privato
esterno che sta organizzando il Dipartimento di Sociologia sui temi dello
sviluppo del Mezzogiorno. Sembra che sarà un corso molto qualificante, con
lezioni tenute da professori come Michele Salvati e Vianello. Vi saranno poi
tutti i professori di Sociologia economica della Facoltà e lo stesso Preside.
Oltre a questo, però, voglio cercare di partecipare il prima possibile a dei
concorsi. Considerati i tempi che ci sono
fra la data degli esami ,i risultati e le successive assunzioni è meglio iniziare subito. Adesso in famiglia
i soldi sono pochi anche se mia madre ha la pensione di reversibilità e non
abbiamo affitto da pagare.
-Hai
ragione! È meglio per tutti darsi una mossa
e sbrigarsi. Ormai il Movimento è finito ed ognuno di noi deve trovare
la sua strada
-Si
ma è importante restare amici -rispose Antonio – Non possiamo perderci e fare
come se tutto quello che abbiamo fatto fosse stato niente. Io penso che
dovremmo parlare fra di noi e capire insieme come affrontare questa fase della
nostra vita in un modo nuovo.
-Che
vuoi dire? Risposero gli altri
-
Perché non dobbiamo aiutarci a comprendere se è possibile vivere nella società in un modo nuovo? Negli USA vi
sono stati e vi sono ancora gli Hippies
che vivono in comunità e si dividono tutto. Molti giovani hanno un nuovo modo
di pensare alla vita . al lavoro , all’amore , al sesso.
-Si
ma sono fuori dalla realtà e non hanno
coscienza politica – rispose Bruno- Noi siamo molto più avanti di loro. Noi
abbiamo partecipato al movimento rivoluzionario degli studenti e degli operai.
Noi abbiamo una visione del materialismo
storico che questi non sanno neanche che
cos’è. Questi non hanno storia alle spalle . Vuoi mettere la lezione della Resistenza? Le lotte
operaie? La lezione di Lenin di Gramsci
e Togliatti .Le ultime considerazioni di Mao e la rivoluzione culturale.
-Lo
capisco, hai ragione -disse Antonio- Io non metto in discussione tutto questo.
Credo nell’importanza del partito e del sindacato e di continuare il nostro
impegno politico ma non siamo più nella fase del Movimento . Oggi sugli aspetti
della vita personale siamo abbastanza soli. Per esempio vuoi prendere la musica
? Io non me la sento di ascoltare solo le canzoni popolari e dire che tutto il
resto è reazionario . A me piacciono le canzoni di Lucio Battisti che non si possono ascoltare perché è
fascista.
-
Va beh! rispose Carlo , certo non è un esempio di progressismo. Ma l’hai
sentito mai quando canta “ Emozioni”? Ma
che caspita di senso hanno le sue canzoni? Ascolta qua “ ……”sdraiarsi felice
sopra l'erba ad ascoltare un sottile dispiacere” …. E poi senti questa….”.E stringere le mani
per fermare qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’è” .- Ma di che
sta parlando?- Ascolta, ascolta……..”Capire tu non puoi …..tu chiamale se vuoi
emozioni “ – Ma finiamola!
-
Eppure ti posso dire che le sue canzoni mi hanno accompagnato in questi
anni al pari di quelle rivoluzionarie-rispose Antonio- Quando
ero innamorato di Francesca la sua
canzone dallo stesso titolo mi
sembrava una cosa mia. E i giardini di
marzo”? Ascolta, lasciamo perdere per un
attimo Battisti. E di Woodstock? Che ne pensi?
-
Che vuoi che ne pensi? Non la condivido -rispose Carlo- Questo affidare alla
droga e alla musica il motivo per stare
insieme è una cosa che non mi piace. Queste adunate gigantesche per fare che?
Dove è l’impegno sociale di queste persone?
-Carlo
, io non voglio copiare queste persone e ti ho detto che non rinnego l’impegno
sociale. Sono solo curioso di capire anche questi aspetti delle società diverse
dalla nostra. Voglio sentire quella musica. Voglio capire cos’è quel nuovo modo
di vivere di cui parlano. Tutto qua. E poi ricordati le loro lotte per i
diritti civili e contro la guerra. Il primo movimento degli studenti è nato a
Berkeley
Io
non parto da posizioni predefinite, voglio solo, insieme a voi, cercare di
capire se è possibile tornare alla vita comune,
comportandosi diversamente dai nostri genitori? Non so se sia giusto o sbagliato
. Voglio capirlo.
-Non
m’interessa Antonio - rispose Carlo- Non so che ne pensate voi, ma a me
interessa altro. Ho l’opportunità di partecipare ad uno spettacolo teatrale di
Giorgio Gaber e penso di andare a vivere a Milano per qualche tempo.
-
Bravo Carlo! – esclamarono tutti in coro-Come hai fatto? Come lo hai
conosciuto?
-È
successo quando Giorgio è venuto a presentare il suo ultimo spettacolo, questo
inverno. Ha chiesto di conoscere qualcuno del Movimento che si occupasse anche di spettacolo ed
abbiamo passato una serata insieme alla sua Compagnia. Mi ha sentito cantare e
mi ha proposto di partecipare con alcune canzoni al nuovo spettacolo a cui sta
lavorando; … io ho accettato. Dovrei partire per Milano a settembre.
La
serata finì così. Sull’entusiasmo suscitato dalle parole di Carlo, con la
prospettiva del suo soggiorno a Milano e della partecipazione allo spettacolo di Gaber, che ci sembrava un
sogno di buon augurio per il futuro di tutti.
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