Si
videro un pomeriggio, per una passeggiata ed un cinema. Lei era venuta con la
sua cinquecento bianca. Lasciarono l’auto vicina al cinema Odeon in una traversa di Via Umberto e decisero di
fare due passi a piedi, visto che mancava una mezz’ora per l’inizio del film.
Laura
accettò che Antonio la prendesse sotto braccio
e lui ne approfittò per sfiorarle il seno. Il contatto fra di loro era
magico e carico di passione. Svoltarono in una viuzza secondaria , senza gente,
e si baciarono a lungo. Non riuscivano a staccarsi e così fu anche durante tutta la proiezione del
film. Il contatto, seduti l’uno accanto all’altra nel buio della sala
cinematografica, era ancora più intenso. Antonio non riusciva a trattenersi e Laura non si
tirava indietro. Da quel giorno la loro confidenza diventò sempre più forte e
per tutto il tempo che stavano insieme erano appiccicati l’uno all’altra. Antonio confidò a Laura che per lui era la
prima volta e che la desiderava tanto. Lei ne fu contenta e gli confidò che
aveva già fatto l’amore con il suo precedente fidanzato. Approfittarono del
fatto che la madre di Antonio era in viaggio a Roma dal fratello e andarono a
casa sua. La prima volta di Antonio fu
così ,proprio a casa sua. Nel suo letto e amorevolmente guidato da
Laura. Quella ragazza lo faceva impazzire! Il piacere di Antonio aumentava,
senza che potesse controllarlo, nel seguire la passione di Laura , i cui gemiti
diventavano grida seguendo il ritmo dell’amore. Antonio si ritrovò così a fare
di nuovo l’amore con Lei e questa volta a lungo , desiderando che non finisse
mai e trovando quindi la felicità insieme .
Da
quel giorno , ovunque si trovassero erano un corpo solo , una sola passione che
li travolgeva. La madre di Antonio stava per tornare a casa e così diventò
necessario trovare un posto dove incontrarsi. Antonio trovò una piccola casetta
di un vano con bagno e con la porta
d’ingresso affacciata in un cortile di un quartiere popolare a due passi dalla via
che portava alla Plaja. L’anziana signora proprietaria lo aveva accolto con simpatia ed
avevano concordato un prezzo accettabile per l’affitto. Alberto lo aiutò a
portare un letto ed un materasso nella
casetta .Quella mattina , prima di chiedergli la cortesia di aiutarlo, quando
Alberto aveva bussato per venirlo a prendere , Antonio , sulla porta di casa ,
sorridendo gli aveva detto:“ fatto”. Alberto aveva capito subito di cosa si
trattava e sorridendo lo aveva
abbracciato forte.
-Bravo
Antonio . Ce l’hai fatta! Raccontami com’è stato ?
-
Non c’è cosa più bella Alberto e quando la vedi godere ti fa impazzire: È come
se trovassi finalmente la casa che hai sempre desiderato! Adesso però mi devi
aiutare a traslocare.
Antonio
cominciò a raccontargli della casa presa
in affitto e della necessità del trasporto almeno di un letto e di un
materasso. Facendo un sondaggio fra gli amici, trovarono una rete pieghevole
adatta allo scopo ed un materasso. Così, in un baleno, la casa era arredata.
Antonio
e Laura divennero degli assidui
frequentatori di quella casa, donandosi
i loro corpi e la loro passione.
Qualche
tempo dopo, Laura invitò Antonio a casa sua
e gli fece conoscere i suoi genitori . Erano persone simpatiche ed
aperte. Certo, fu per loro una
sorpresa vedere che il ragazzo della
figlia era di colore. Parlando con il padre di Laura , Antonio fu contento di capire che era un progressista e sindacalista . Parlarono a
lungo, ma discretamente. Gli chiese quali fossero i suoi progetti per
l’avvenire . Antonio gli raccontò che era rimasto senza padre da poco e che
contava di laurearsi al più presto e trovare lavoro, cominciando anche dal
basso se era necessario. Aveva anche delle aspirazioni per la carriera universitaria,
ma la cosa era molto difficile. Certo, era ben conosciuto e stimato da tutti i
professori ma non era detto che accettassero di avere come assistente un
contestatore . Laura, dopo un po', lo tolse dall’imbarazzo per fargli vedere la
sua stanza e si baciarono appassionatamente anche con i genitori di lei a due
passi, nell’altra stanza. Laura era molto contenta di quell’incontro ed il
giorno dopo volle parlare con Antonio
del loro futuro.
-Antonio che ne pensi di noi due? Stiamo bene insieme
, vero?-disse Laura
-
Si! Io ti amo -rispose Antonio
-
Anch’io disse Laura e voglio vivere con te. Fidanziamoci e appena avrai un lavoro potremo sposarci.
-
Laura io non credo nella famiglia tradizionale- rispose Antonio- Io voglio
essere libero e seguire i miei sentimenti senza ipocrisia: Noi staremo insieme,
vivremo insieme fino a quando ci ameremo
ma dobbiamo essere liberi di lasciarci se il nostro amore un giorno
dovesse finire: Non possiamo esser schiavi di un’ istituzione ipocrita. Non ne
abbiamo bisogno. Il nostro amore e la nostra passione sono più forti di ogni
regola.
-
Antonio , io non voglio essere la tua amante o qualche cosa di peggio, che usi e lasci quando vuoi- disse Laura- Io
voglio un avvenire con una persona che si voglia prendere cura di me. Una persona
che si prenda degli impegni importanti per stare con me.
-
Laura non ci capiamo- rispose Antonio- Io voglio stare con te. Io ti amo e mi
voglio prendere cura di te in un modo nuovo: Noi dobbiamo esser dei compagni di
vita , liberi ed uniti affrontando insieme il futuro fino a quando ne saremo
convinti : Senza finzioni od obblighi al di fuori del nostro amore.
Laura
non rispose ma era cambiata in volto.
-
Così non m’interessa Antonio – gli disse- pensiamo ad una vita diversa ed è
meglio che ci pensiamo sopra tutti e
due.
Da
quel momento Laura non accettò più di uscire con Antonio, nonostante lui glielo
chiedesse ogni giorno ed ogni volta che Lei rispondeva al telefono. Poi
cominciò a negarsi . Rispondeva sempre la madre o qualche volta la sorella più
piccola . Antonio era distrutto. Vagava per la città come un cane randagio. Poi ricominciò a
parlare con i suoi amici di quello che era successo. Alberto gli diede torto.
Se si aveva la fortuna di una passione come quella perché non pensare al matrimonio? Gli altri
invece , specialmente Maurizio , Mimmo e
Beppe erano d’accordo con Antonio. Non si potevano tornare a seguire le regole della società che avevano contestato. Dovevano
vivere in un modo nuovo. Dovevano capire insieme come si poteva costruire un
mondo nuovo!
...............................................CONTINUA................................................
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