domenica 7 ottobre 2018

UN MONDO NUOVO - Parte 8





Si videro un pomeriggio, per una passeggiata ed un cinema. Lei era venuta con la sua cinquecento bianca. Lasciarono l’auto vicina al cinema Odeon  in una traversa di Via Umberto e decisero di fare due passi a piedi, visto che mancava una mezz’ora per l’inizio del film.
Laura accettò che Antonio la prendesse sotto braccio  e lui ne approfittò per sfiorarle il seno. Il contatto fra di loro era magico e carico di passione. Svoltarono in una viuzza secondaria , senza gente, e si baciarono a lungo. Non riuscivano a staccarsi e così   fu anche durante tutta la proiezione del film. Il contatto, seduti l’uno accanto all’altra nel buio della sala cinematografica, era ancora più intenso. Antonio  non riusciva a trattenersi e Laura non si tirava indietro. Da quel giorno la loro confidenza diventò sempre più forte e per tutto il tempo che stavano insieme erano appiccicati l’uno all’altra.  Antonio confidò a Laura che per lui era la prima volta e che la desiderava tanto. Lei ne fu contenta e gli confidò che aveva già fatto l’amore con il suo precedente fidanzato. Approfittarono del fatto che la madre di Antonio era in viaggio a Roma dal fratello e andarono a casa sua. La prima volta di Antonio fu  così ,proprio a casa sua. Nel suo letto e amorevolmente guidato da Laura. Quella ragazza lo faceva impazzire! Il piacere di Antonio aumentava, senza che potesse controllarlo, nel seguire la passione di Laura , i cui gemiti diventavano grida seguendo il ritmo dell’amore. Antonio si ritrovò così a fare di nuovo l’amore con Lei e questa volta a lungo , desiderando che non finisse mai e trovando quindi la felicità insieme .
Da quel giorno , ovunque si trovassero erano un corpo solo , una sola passione che li travolgeva. La madre di Antonio stava per tornare a casa e così diventò necessario trovare un posto dove incontrarsi. Antonio trovò una piccola casetta di un vano con bagno  e con la porta d’ingresso affacciata in un cortile di un quartiere popolare a due passi  dalla via  che portava alla Plaja. L’anziana signora  proprietaria lo aveva accolto con simpatia ed avevano concordato un prezzo accettabile per l’affitto. Alberto lo aiutò a portare un letto ed un  materasso nella casetta .Quella mattina , prima di chiedergli la cortesia di aiutarlo, quando Alberto aveva bussato per venirlo a prendere , Antonio , sulla porta di casa , sorridendo gli aveva detto:“ fatto”. Alberto aveva capito subito di cosa si trattava e  sorridendo lo aveva abbracciato forte.
-Bravo Antonio . Ce l’hai fatta! Raccontami com’è stato ?
- Non c’è cosa più bella Alberto e quando la vedi godere ti fa impazzire: È come se trovassi finalmente la casa che hai sempre desiderato! Adesso però mi devi aiutare a traslocare.
Antonio cominciò a raccontargli della casa  presa in affitto e della necessità del trasporto almeno di un letto e di un materasso. Facendo un sondaggio fra gli amici, trovarono una rete pieghevole adatta allo scopo ed un materasso. Così, in un baleno, la casa era arredata.
Antonio e Laura divennero  degli assidui frequentatori di quella casa,  donandosi i loro corpi e la loro passione.
Qualche tempo dopo, Laura invitò Antonio a casa sua  e gli fece conoscere i suoi genitori . Erano persone simpatiche ed aperte. Certo,  fu per loro una sorpresa  vedere che il ragazzo della figlia era di colore. Parlando con il padre di Laura , Antonio  fu contento di capire che era un  progressista e sindacalista . Parlarono a lungo, ma discretamente. Gli chiese quali fossero i suoi progetti per l’avvenire . Antonio gli raccontò che era rimasto senza padre da poco e che contava di laurearsi al più presto e trovare lavoro, cominciando anche dal basso se era necessario. Aveva anche delle aspirazioni per la carriera universitaria, ma la cosa era molto difficile. Certo, era ben conosciuto e stimato da tutti i professori ma non era detto che accettassero di avere come assistente un contestatore . Laura, dopo un po', lo tolse dall’imbarazzo per fargli vedere la sua stanza e si baciarono appassionatamente anche con i genitori di lei a due passi, nell’altra stanza. Laura era molto contenta di quell’incontro ed il giorno dopo volle parlare  con Antonio del loro futuro.
-Antonio  che ne pensi di noi due? Stiamo bene insieme , vero?-disse Laura
- Si! Io ti amo -rispose Antonio
- Anch’io disse Laura e voglio vivere con te. Fidanziamoci  e appena avrai un lavoro potremo sposarci.
- Laura io non credo nella famiglia tradizionale- rispose Antonio- Io voglio essere libero e seguire i miei sentimenti senza ipocrisia: Noi staremo insieme, vivremo insieme fino a quando ci ameremo  ma dobbiamo essere liberi di lasciarci se il nostro amore un giorno dovesse finire: Non possiamo esser schiavi di un’ istituzione ipocrita. Non ne abbiamo bisogno. Il nostro amore e la nostra passione sono più forti di ogni regola.
- Antonio , io non voglio essere la tua amante o qualche cosa di peggio,  che usi e lasci quando vuoi- disse Laura- Io voglio un avvenire  con una persona  che si voglia prendere cura di me. Una persona che si prenda degli impegni importanti per stare con me.
- Laura non ci capiamo- rispose Antonio- Io voglio stare con te. Io ti amo e mi voglio prendere cura di te in un modo nuovo: Noi dobbiamo esser dei compagni di vita , liberi ed uniti affrontando insieme il futuro fino a quando ne saremo convinti : Senza finzioni od obblighi al di fuori del nostro  amore.
Laura non rispose ma era cambiata in volto.
- Così non m’interessa Antonio – gli disse- pensiamo ad una vita diversa ed è meglio che ci pensiamo sopra  tutti e due.

Da quel momento Laura non accettò più di uscire con Antonio, nonostante lui glielo chiedesse ogni giorno ed ogni volta che Lei rispondeva al telefono. Poi cominciò a negarsi . Rispondeva sempre la madre o qualche volta la sorella più piccola . Antonio era distrutto. Vagava per la città  come un cane randagio. Poi ricominciò a parlare con i suoi amici di quello che era successo. Alberto gli diede torto. Se si aveva la fortuna di una passione come quella  perché non pensare al matrimonio? Gli altri invece , specialmente  Maurizio , Mimmo e Beppe erano d’accordo con Antonio. Non si potevano  tornare a seguire le regole della  società che avevano contestato. Dovevano vivere in un modo nuovo. Dovevano capire insieme come si poteva costruire un mondo nuovo!



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