sabato 22 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE -CARABINIEREE! A..TTENTI!- Parte 10




Si stava bene ad Asmara! Certo, non era Roma; ma, sembrava quasi di essere in una elegante cittadina italiana,  con una vita comoda e gradevole. Gaetano  era già lì da quasi  un anno . Era sbarcato a Massaua  ed era poi arrivato ad Asmara col treno, grazie alla ferrovia costruita dagli italiani che collegava le due città.  L’azione italiana in quel territorio era stata importante. In soli cinque anni,   a partire dal 1936, Asmara aveva  cambiato il suo volto. Era stato  costruito un  grande  aeroporto internazionale  che permetteva  il collegamento  con l’Italia, grazie alla Linea dell'Impero. Era stata inoltre realizzata  una moderna strada asfaltata per Addis Abeba ,detta "Via dell'Impero", una efficiente ferrovia per Massaua e una Teleferica che collegava la città ( posta su di un altipiano  a 2300 mt sul livello del mare) col Mar Rosso  e che veniva considerata  la  maggiore del mondo.
Il volto di Asmara era quello di una città in cui l’opera dei moderni architetti del Regime si era espressa, accoppiando le nuove linee della modernità con un raro equilibrio. Erano stati realizzati  edifici come l'"Art Deco" Cinema Impero, la "Cubista" Pensione Africa, la chiesa ortodossa Tewahdo, il teatro dell'Opera, la costruzione "futurista" Fiat Tagliero, la  Cattedrale secondo uno stile neoromanico ed il "neoclassico" Palazzo del Governatore. La città era piena di ville  in stile "coloniale italiano". Già nel  1939 Asmara aveva una popolazione di ca. 98.000 abitanti, dei quali 53.000 erano Italiani. Era  la principale "città italiana" nell'Africa Orientale Italiana mentre  in   tutta l'Eritrea vi erano ca.  75.000 Italiani.
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