venerdì 28 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE -"Sfollati" a Mascalucia - Parte 16




Quella sera ,dopo cena, mentre i bambini giocavano i grandi si erano seduti fuori all’aperto per discutere della situazione.
Quella mattina era successo il finimondo ! C’era stata una vera e propria battaglia. Tutto era cominciato quando dei soldati tedeschi, dopo avere sottratto la motocicletta ad un miliare italiano portaordini e dopo aver tentato di rubare i quattro cavalli ad un carrettiere , avevano riprovato a rubare i  cavalli ad una famiglia catanese  sfollata nel paese. I tedeschi avevano sparato  provocando un morto ed un ferito. In un altro punto del paese, in un casolare, un tedesco ubriaco aveva sparato ed ucciso un soldato italiano. Successivamente i tedeschi avevano ucciso ancora un altro soldato italiano.
 Non se ne poteva più.
In paese c’era una famiglia di armieri che aveva un deposito le distribuì a molti paesani  nel paese  e gli stessi risposero a quelle prepotenze con  le armi. Fu il “segnale” dell’inizio della resistenza popolare.
Molti cittadini armati di fucili e pistole  erano scesi  per le strade, sparando ai soldati tedeschi. Molti sparavano  dalle terrazze delle case e dal campanile della chiesa principale del paese. Gli  abitanti  di Mascalucia erano stati poi aiutati  dai soldati italiani,  carabinieri e  Vigili del fuoco, sfollati da Catania.
 La sparatoria durò circa quattro ore.
I tedeschi, dopo avere lasciato diversi caduti sul campo, si erano ritirati  quindi dal  paese lasciandolo in mano agli insorti. . Alcuni paesani avevano riferito a Turiddu che si muoveva qualcosa e che i tedeschi si stavano preparando alla ritirata anche da Catania. Questa voce era stata in qualche modo confermata dai suoi superiori d’ufficio che avevano detto che nello spazio di pochi giorni Catania sarebbe stata liberata dagli alleati. Era per questo che Turiddu insisteva con Maria e gli altri che era ormai il caso di provare a ritornare in città.

CONTINUA

Nessun commento:

Posta un commento