mercoledì 26 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE - CARABINIEREE! A...TTENTI!-Parte 14




I compagni  carabinieri lo accompagnarono nel sotterraneo verso i locali dove stavano le celle. Erano tutti in evidente imbarazzo! Gaetano era un giovane che tutti volevano bene e rispettavano. Quella  situazione era insostenibile! Mentre scendevano , arrivò di corsa il capitano e si mise a parlare fitto fitto ,. bisbigliando, con il capo squadra. Successivamente, se ne andò di corsa come era venuto e la squadra continuò ad accompagnare Gaetano verso le celle. Quando furono arrivati , fecero entrare Gaetano in una delle celle,  gli dissero di accomodarsi su di una sedia accanto alla brandina e di aspettare lì in attesa del loro ritorno. Accostarono il cancello e se ne andarono.
Giovanni era costernato! Sedeva li, su quella sedia, aspettando i commilitoni e, nel frattempo, non riusciva a rendersi conto di quello che era successo: Lui, un carabiniere, un tutore dell’ordine , un elemento integerrimo dell’Arma, quell’Arma che era l’orgoglio italiano, lui, che  per tutta la vita aveva portato avanti il senso del dovere , dell’onestà , della dedizione al servizio , adesso era in una cella  imprigionato dai suoi compagni!
 Non poteva crederci!
Il tempo passava e lui rimaneva solo! Non tornava nessuno ! Che stava succedendo? Lui era prigioniero di guerra , gli avevano detto. Sarebbe stato portato in un campo di concentramento! Che fine avrebbe fatto? Sarebbe mai tornato  a casa da quella guerra?  Pensò a sua madre , a suo padre ed ai fratelli e sorelle in Sicilia. Non li vedrò più?
Si avvicinò alla porta della cella e si rese conto che era accostata. Si, aveva visto che non era stata chiusa a chiave ma, fino a quel momento, non si era ancora reso conto che era aperta. Provò a spingerla . Il cancello si aprì e lui uscì fuori lentamente. Si guardò attorno e non c’era nessuno. Che stava succedendo? Dov’erano tutti? Lentamente, salì la scaletta  e non vide ancora nessuno. Ora era nei locali superiori ,vicino ad una porta che dava fuori, mentre nell’altra stanza, in fondo, sentiva il parlottio degli altri carabinieri.
Che fare?  Quella situazione non era normale! Era molto strano che la porta della cella fosse rimasta  accostata e che tutti fossero spariti! Era  come se lo invitassero a scappare. E lui scappò!

CONTINUA

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