giovedì 27 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE - "Sfollati " a Mascalucia - Parte 15



Lina giocava con Armando il piccolo zio , fratello della mamma,  e Renza  nel terreno  fuori dalla casa di Mascalucia,  dove la sua famiglia si era  rifugiata  dopo che i bombardamenti su Catania si erano fatti devastanti e  continui e gli alleati erano sbarcati in Sicilia. Adesso, il fronte si era attestato nella  Piana di Catania. L’8° armata guidata da  Montgomery era riuscita a superare il ponte Primosole sul Simeto   ma la forte resistenza  dei paracadutisti tedeschi e degli uomini della "Hermann Göring" sistemati in posizione difensiva, favoriti dalle postazioni d'osservazione sopraelevate dell'Etna la bloccava a una decina di chilometri dalla città. I combattimenti continuavano da una settimana quando giunse notizia che era arrivata dal Nord Africa una divisione di fanteria  per rafforzare le forze britanniche.
Erano i primi giorni di agosto  e rispetto alla solita afa che colpiva Catania in quelle giornate estive a Mascalucia la sera il tempo rinfrescava e si stava un po' meglio. La casa di Mascalucia era stata affittata dai nonni materni. Fin dai primi bombardamenti su Catania avevano deciso di “ sfollare” sull’Etna e avevano trovato la possibilità di affittare questa casa ampia grazie ad una conoscenza comune. C’era stata po la possibilità di ospitare anche la figlia con la sua famiglia e i genitori del genero rimasti soli a Catania e bisognosi anche loro di scappare dai bombardamenti. La convivenza non era stata molto semplice a causa del  carattere forte delle due “ nonne”  e dei rapporti non facili fra Maria  e la suocera.
CONTINUA

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