martedì 18 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE - Incursione aerea a Catania - Parte 6





 Ora aveva trentasei anni . Era un giovane alto e forte  e camminava verso casa dopo il turno di lavoro. Se si poteva essere soddisfatti, pure se in un periodo come quello , ebbene lui lo era . Anzi , sostanzialmente orgoglioso del suo lavoro e della sua famiglia. Nonostante la guerra , fino a quel pesante bombardamento , erano riusciti ad andare avanti  senza troppe difficoltà. Certo, tutto era razionato ma le bambine crescevano bene e non gli era mancato niente. Sotto casa loro  , al primo piano dello stabile , abitava una famiglia che gestiva un piccolo panificio due porte appresso , sempre su via Etnea. Col tempo erano diventati amici ed il pane non mancava mai. Turiddu , da parte sua,  si procurava al mercato di tanto in tanto qualche sacco di farina  e Maria  impastava e faceva la pasta fresca. Turiddu era  figlio di dolciere  ed , al bisogno, era in grado di lavorare la pasta lievita e qualche volta preparava il pan di spagna per le bambine. Moto più bravo di lui era ovviamente il papà Giuseppe, il nonno di Lina e Renza. Si, Lina  perché col tempo  il nome troppo lungo di Carmelina era stato accorciato .  La mattina, mentre lui era già al lavoro, Maria  scendeva a piedi dalla Barriera  per portare Lina a scuola  che si trovava in una zona vicina a Via Etnea all’altezza della stazione ferroviaria dei treni locali della Circumetnea. Era questa una linea che collegava a Catania i principali paesini che sorgevano sul versante dell’Etna.
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