sabato 29 febbraio 2020

DUE FAMIGLIE - "Sfollati" a Mascalucia- Parte 17





-E’ necessario farlo adesso , prima che vi sia quel momento di vuoto di potere  in cui i delinquenti possono tentare di entrare nelle case vuote per rubare. Poi- disse Turiddu- io devo  tornare in ufficio e quindi è il momento  di tornare  adesso insieme in città.
- Per noi va bene – rispose la madre di Turiddu- Vero, Giuseppe?- aggiunse rivolgendosi al marito.
-Si , certo – rispose lui- Bisogna andare via di mattino presto – Dopo la prima scarica di cannonate dei tedeschi verso la piana . Dopo, c’è qualche ora di pace e a quel punto possiamo già essere  arrivati a Catania.

- Ma siete proprio sicuri di non voler restare con noi  fino a quando la situazione non è definita? – chiese la madre di Maria
-  No mamma , partiamo adesso- rispose Maria- . E’ meglio ! Turiddu potrebbe avere difficoltà a tornare qui dopo ed è meglio andare via ora, insieme.
Così decisero e la mattina dopo  presto si misero in cammino per tornare a casa in città. Lina e Renza cercavano di fare del loro meglio ma c’erano punti da attraversare in campagna difficili e Turiddu e Maria dovevano spesso fermarsi per prenderle in braccio per lunghi tragitti. D’altra parte , spesso ci si doveva fermare per aspettare e far riposare gli anziani genitori di Turiddu.
Alla fine, comunque  , mentre riprendevano, le cannonate tedesche, arrivarono ai margini dell’abitato cittadino. Usciti dall’agglomerato urbano della  Barriera del bosco, si trovarono già al Tondo Gioieni  da cui si poteva ammirare il panorama della città. Poco distante c’era la casa dei genitori di Turiddu  e ci arrivarono in pochi minuti. A questo punto rimase un chilometro in discesa su Via Etnea  verso la loro casa nel quartiere Borgo, prima di Piazza  Cavour.
Arrivarono stanchi e preoccupati ma contenti di avercela fatta  senza  incidenti di percorso.
 CONTINUA

Nessun commento:

Posta un commento